“L’UOMO DIVENTA UN IO A CONTATTO CON UN TU”
Questa è, in sintesi, la tesi esposta dal Filosofo tedesco Martin
Buber nel suo breve saggio “IO E TU”.
Il fatto di essere vivi, mangiare, respirare, muoversi, lavorare non fa di
noi degli Uomini.
L’uomo è Uomo, se, e solo se, è in grado di vivere in libertà, esente da
preoccupazioni circa se stesso, condizione, questa, indispensabile per incontrare “realmente” l’altro.
Dice Buber:
“Ma c’è un'altra
percezione, di genere decisamente diverso. Succede in modo del tutto diverso
quando, in un’ora recettiva della mia vita personale, incontro un uomo in cui
qualcosa, che non posso affatto comprendere in modo oggettivo, mi “dice
qualcosa”. Il che non significa assolutamente: mi dice come quest’uomo è, che
cosa succede in lui o cose del genere.
Piuttosto: mi dice qualcosa, mi comunica qualcosa, mi dice
qualcosa che riguarda la mia stessa vita”.
In questo incontro “fra l’IO e il TU”, per Martin Buber, consiste l’amore:
“Chi non sa questo, chi non lo sa con tutto il suo essere, non conosce l’amore”
Di questo ci
occuperemo nel corso della serata di giovedì 4 ottobre alle ore 21 presso
CIRCOLO VIE NUOVE in Viale Giannotti, 15 a Firenze.
Continueremo a trattare
questi argomenti ogni martedì alle ore 21, a partire dal 9 di ottobre, sempre al
Circolo Vie Nuove.
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