I FARMALIBRI
Libri
da leggere (e ri-leggere) per una efficace manutenzione del nostro cervello.
CARLOS
CASTANEDA
“L’isola del tonal”
Don Juan venne al mio fianco e mi dette un colpetto con le dita
sul petto; fu un colpo lievissimo. “Questi sono i confini di cui ti parlavo”
disse. “Si può uscire fuori. Siamo un qualcosa che sente, un qualcosa che è
consapevole, inscatolato qui dentro.”
"Il lato attivo dell'infinito"
Non concedere troppe spiegazioni. Gli
sciamani dicono che ogni spiegazione
nasconde una richiesta di scuse. Questo significa che quando spieghi per quale
motivo puoi o non puoi fare una determinata cosa in realtà ti stai scusando per
le tue mancanze nella speranza che chiunque ti stia ascoltando abbia la
gentilezza di comprenderle.
ELEMIRE ZOLLA
"Aure"
L’artista è semplicemente un artigiano a cui capitano dei
sincronismi sul lavoro, ma ogni amore, ogni fortunata o eroica impresa evocano
sincronismi…una vita, un’opera, prive di queste combinazioni scorrono via
desolate e spente.
"Gli arcani del potere"
La
metafora kafkiana del “Gran Circo di Oklahoma”, o, più esattamente del “Gran
Teatro Americano” che assolda personale da addestrare alle più varie
prestazioni di una gigantesca macchina dello spettacolo, uno show ininterrotto
con i suoi trucchi, le sue comiche, i suoi modesti e scintillanti effetti di
scena.
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