"In ognuno di noi ci sono due 'io' e chi sapesse dire dove
l'uno comincia e l'altro finisce sarebbe un perfetto saggio. Se noi lo
osserviamo un poco il nostro io soggettivo, empirico, individuale, si mostra
assai mutevole, capriccioso, dipendente dall'esterno e assai influenzabile.
Dunque per noi esso non può essere un parametro attendibile e, tanto meno,
servirci da canone e da voce della coscienza. Questo 'io' non ci partecipa
alcun altro insegnamento se non che noi siamo, come la Bibbia ci dice abbastanza
frequentemente, creature molto deboli, arroganti e pusillanimi. Ma c'è poi l'altro
io, nascosto nel primo, frammisto, ma, in nessun caso, da confondere con l'altro.
Questo secondo io, alto, sacro, non è personale, ma è la nostra
compartecipazione a Dio, alla Vita, alla Totalità,
all'Impersonale-Metapersonale. Vale la pena piuttosto di approfondire e di
seguire questo io. Solo che è difficile, questo io eterno è quieto e paziente
per quanto l'altro io è smanioso e insofferente". (Herman Hesse - "Il mio credo")
"Sta emergendo la tua mente autentica che non ha
niente a che vedere con la mente che è una installazione estranea", disse don Juan....'Non dare retta alla voce superficiale che ti
fa arrabbiare. Devi invece prestare attenzione a quella più profonda che ti
guiderà d'ora in avanti: la voce che ride. Ascoltala e ridi con lei.' Le sue
parole erano una sorta di comando ipnotico al punto che, contro la mia volontà,
mi misi a ridere. Non ero mai stato così felice e mi sentii libero e privo di
maschere. (Carlos Castaneda - Il lato attivo dell’infinito)
E’ come se “noi”, qualsiasi cosa ciò possa significare, ci
trovassimo “nel” nostro emisfero sinistro e ora, con le commissure tagliate,
non potessimo mai sapere o avere coscienza di ciò che una persona del tutto
diversa, che è anche essa “noi”, vede o pensa nell’altro emisfero. Due persone
in una testa sola. (Julian Jaynes - Il crollo della mente bicamerale e
l’origine della coscienza)
Con l'allontanarsi della coscienza dell'emisfero sinistro e
della persona che ero stata, emerse, con una nuova visione delle cose, la
persona dell'emisfero destro. Le vocine che da dentro la testa che vi
ricordavano chi eravate e dove vivevate si sono zittite. Non avete più memoria
del vostro vecchio io emotivo e tutta la vostra attenzione è catturata dalla
ricchezza del momento presente. (Jill Bolte Taylor –
La scoperta del giardino della mente)
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