Qualche tempo fa ci imbattemmo nel foglietto illustrativo di un noto psicofarmaco, tra le cui indicazioni era annoverato il trattamento della "felicità inappropriata".
Detto in altri termini, mostrarsi euforici ed appagati dopo aver acquistato l'ennesimo, inutile aggeggio, è da ritenersi "normale", ma se lo stesso stato mentale risulta svincolato da fattori esterni, nasce cioè "dal di dentro", ha da essere annoverato come disturbo psichiatrico, oltre che gravemente lesivo per il PIL.
Nella sua tragicità la cosa risulta quasi divertente.
Per saperne di più:
Vorremmo, con l'occasione, proporre la realizzazione un pubblico incontro dal titolo: FARMACOMICITA' - Segnalazioni ed esperienze sulle facezie della farmacologia.
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